venerdì 30 novembre 2007

Dietrofront!

Errata Corrige. FI non si scioglie.
Ci risiamo, come è consuetudine in politica si lancia il sasso e si nasconde la mano.
Ha provato a recuperare la posizione di leader che si era un po' annebbiata ma qualcosa non ha funzionato come doveva.
Forse non era previsto un NO così netto dei suoi alleati (cos'altro potevano fare?) a cui comincia a star stretto il ruolo di burattini e di subalterni.
Forse ha prevalso l'impulso, la voglia di ritornare ad essere il capo indiscusso della destra fatto sta che è stato necessario rettificare.
Dietrofront dunque.
Non sarà difficile far credere ai 7/8 milioni che hanno già firmato, e a quelli che ancora firmeranno, che le sue dichiarazioni sono state manipolate da qualche comunista.
E poco importa se di mezzo ci va di nuovo il popolo che ormai è abituato a essere preso per i fondelli.
Ma qual'è l'alternativa? La risposta più ovvia sarebbe la sinistra se ci fosse. Oggi bisogna affidarsi ad un collage di partiti/persone, ai loro capricci, al loro desiderio di prevalere. C'è chi dice: "sempre meglio che Berlusconi". Ma con quali prospettive?
Anche se velata ecco un'altra presa per i fondelli, stavolta dal versante opposto.
Perchè siamo obbligati a scegliere il meno peggio e non quello che per noi sarebbe il meglio?
Ci si sorprende poi se la gente è sempre meno interessata alla politica ma è la conseguenza naturale di quello che sta succedendo.
Se agli anziani può interessare solo ciò che riguarda le pensioni, bisogna ricordarsi (e soprattutto i giovani dovrebbero farlo) che quello che decidono i politici anche se oggi ci tocca solo di sfuggita caratterizzerà il nostro futuro e tutto quello a cui andiamo incontro.
Svegliamoci tutti allora e iniziamo a fare delle scelte consapevoli. Cominciamo ad interessarci un po' di più a quello che succede intorno a noi e smettiamo di delegare sempre e comunque. Assumiamoci le nostre responsabilità, facciamo valere i nostri diritti senza dimenticare i doveri come ci siamo abituati a fare.
Anche se non è facile le cose possono cambiare ma ci vuole la voglia e l'impegno di tutti. Utopia dirà qualcuno ma lasciar scorrere gli eventi e farsi travolgere come un fiume in piena non ci giustifica. E soprattutto che delusione sarebbe non poter dire: "Almeno ci ho provato?"

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